Sono Alessandro Eterni, nato a Roma nel 2002. Dopo aver lavorato come fotografo, principalmente nel campo sportivo, ho scoperto la passione per il tatuaggio prima dell'arrivo del COVID-19. Inizialmente, ho iniziato a tatuare per divertimento con gli amici, ma col tempo è diventata una vera passione.
Ho iniziato a tatuare poco prima dell'arrivo del COVID-19, quando mi hanno regalato una macchinetta per gioco. Dopo essere stato spinto da amici a provarla, non ho mai smesso. Ho continuato da solo per un po', concentrandomi sull'allenamento su pelle sintetica, dedicando molte ore per perfezionare le linee. Successivamente, ho scelto di iscrivermi a un corso regionale di 90 ore, ma ho sentito il bisogno di ulteriori conoscenze e mi sono iscritto a un master di 400 ore per approfondire la mia abilità nel tatuaggio.
Mi sono innamorato del tradizionale nel mondo del tatuaggio. Inizialmente ho cercato di specializzarmi nel realismo, ma durante un corso ho scoperto il tradizionale e ho deciso di seguirlo. Ho trovato che fosse uno stile molto espressivo e interpretativo, ma richiede un continuo allenamento nel disegno. Mi diverto a usare aghi da sfumatura per creare linee spesse e di solito utilizzo aghi RS da 7 a 18. Per lo sfumato, uso un unico tipo di ago, indipendentemente dalle dimensioni del tatuaggio. Ho dedicato molte ore all'allenamento su pelle sintetica e inizialmente su amici per perfezionare le mie abilità.
Mi appassiona creare tatuaggi tradizionali raffiguranti donne con una lacrima sul viso per esprimere tristezza e sofferenza. Preferisco realizzare tutti i miei pezzi tradizionali in bianco e nero, poiché credo che il nero sia un inchiostro che rimane invariato durante la guarigione e nel corso degli anni, a differenza dei colori.Il mio obiettivo principale nella mia carriera di tatuatore è viaggiare e portare il mio stile in diversi luoghi del mondo. Desidero condividere la mia arte con una varietà di persone e culture, espandendo la mia influenza e sperimentando nuove sfide e opportunità in ogni angolo del globo.
— @narkartattoo






