Mi chiamo Martina Micci, sono nata a Roma nel 1997 e ho 27 anni. L’arte contemporanea è una delle mie più grandi passioni, e mi piace esprimermi attraverso la pittura. Amo anche leggere, soprattutto romanzi e libri di psicologia, che mi permettono di esplorare il mondo sotto prospettive diverse.
Il tatuaggio non è solo un mestiere per me, è sempre stato il mio sogno. Il mio soprannome è Roska. È nato per caso grazie al mio ragazzo, che un giorno ha sentito mio nonno chiamarmi Mishka—che in russo dovrebbe significare “orsetto” (anche se no, non ho origini russe e tuttora non so perché mio nonno conosca questa parola). Da lì, ha unito Mishka a Roscia, il nomignolo che mi ha dato fin dal primo giorno per via dei miei capelli.
Definire il mio stile non è semplice, perché mi sento in continua evoluzione. Amo unire un realismo illustrato a elementi grafici molto neri, creando contrasti forti e dinamici. La mia tecnica si è affinata negli anni grazie all’esperienza con artisti dai background molto diversi: sperimentando, ho costruito un linguaggio che sento mio, ma che è sempre in crescita.
Ho scelto di collaborare con il Vesta perché mi rispecchio nel suo modo di comunicare. Non è il classico studio di tatuaggi, con tavole ovunque e cornici dorate, ma somiglia più a una galleria d’arte, e questo aspetto mi affascina molto. Inoltre, credo che lavorare con il team sarà un’occasione preziosa di confronto e crescita. Sono sicura che sarà un ambiente stimolante, dove potrò imparare, migliorarmi e fare un altro passo avanti nel mio percorso.
-Roska






