Mi chiamo Patrizio Daniele e sono nato a Roma nel 1984. Sin da piccolo, sono stato appassionato d'arte, in particolare del Rinascimento e del Barocco. Queste influenze si riflettono nei miei tatuaggi. Oltre a tatuare, lavoro come scultore in Vaticano, realizzando modelli per monete e disegnando francobolli. Ho anche una profonda passione per il calcio.
Fin da bambino, i tatuaggi mi hanno affascinato. Dopo aver terminato il liceo artistico, sono entrato nella Scuola dell'arte della medaglia, dove ho perfezionato le mie tecniche in scultura, modellazione e anatomia. Inizialmente, ho visto il tatuaggio come un hobby, ma con l'aumentare della domanda, è diventato la mia professione.
Sono un autodidatta e ho scelto di non imparare tecniche specifiche da altri artisti. Utilizzo materiali minimi per i miei tatuaggi: un ago sottile, inchiostro nero e bianco, proprio come se stessi disegnando su un foglio con una penna a sfera.Il mio approccio al tatuaggio si basa sull'idea che l'apprendimento è un percorso. Paragono questo processo all'imparare a andare in bicicletta: da principianti a esperti. Desidero che ogni tatuaggio sia un'esperienza indimenticabile per i miei clienti.
Sogno di realizzare un tatuaggio "full body", ma riconosco che in Italia, e in particolare a Roma, questa idea è ancora vista con riserva.
— @patrizio_daniele






